Allenarsi tutti i giorni comporta dei vantaggi dal punto di vista psicologico e neurologico, ma c’è il rischio di sovraccaricare di lavoro il muscolo. Dunque la frequenza ottimale per gli allenamenti dipende soprattutto dall’intensità degli allenamenti stessi, perché ad una maggiore intensità deve corrispondere un maggior periodo di riposo.
Un aspetto fondamentale è comunque quello riguardante il tipo di attività, difatti l’allenamento giornaliero è la prassi per innumerevoli sportivi, dai nuotatori ai ciclisti, passando per calciatori, cestisti e davvero tanti altri atleti agonisti.
Se vogliamo dare una precisa del termine allenamento, l’allenamento sportivo è un processo pedagogico educativo complesso che si concretizza nell’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità ed intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti in una continua variazione dei loro contenuti, per stimolare i processi fisiologici di super compensazione dell’organismo e migliorare le capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara.
L’allenamento è di per se una vera e propria scienza e come tale ha i suoi principi e le sue regole.
Alla base di tutto ci sta la nostra motivazione ad allenarci, ad esempio l’equazione “più sport = più perdita di peso” non è purtroppo vera, anzi, il più delle volte risulta essere proprio il contrario: a fronte di continue e massacranti sedute allenanti ci ritroveremo addirittura con qualche kg in più.
Va comunque detto che non tutte le persone rispondono allo stesso modo ad un particolare programma di allenamento, e le esigenze di tempo e le preferenze personali possono anch’esse fare la differenza.
Possiamo dunque approcciarci alle questione in tre modi differenti:
Ma se vogliamo valutare una seduta secondo due parametri fondamentali, quali intensità e densità, dove per intensità intendiamo il carico (il peso, la velocità o la distanza) e per densità il rapporto tra sforzo e recupero. Un esercizio è intenso quando si solleva tanto peso, o quando è ripetuto in modo molto veloce, o quando si percorre una considerevole distanza (in bici o correndo). Un esercizio è denso quando lo sforzo fatto è seguito da un recupero molto breve (se in palestra chiacchierate tra una ripetizione e l’altra… non vi state allenando densamente).
Importantissima è anche la durata, cioè il tempo effettivo di movimento: il dato è variabile a seconda dell’obiettivo che abbiamo e dell’intensità della seduta; maggiore intensità corrisponde a minore durata… Quindi ammazzarsi di sport troppo a lungo non serve a nulla.
Un buon allenamento è dunque quello dove intensità, densità e durata sono nella giusta proporzione.